Mi chiamo Giuseppe J. Sciarrone, sono un neurochirurgo e da anni mi occupo di disturbi della colonna vertebrale. Nel corso di oltre 20 anni di carriera ho affrontato e curato tutte le patologie che colpiscono il cervello e la colonna vertebrale e ho all’attivo oltre 10 mila interventi chirurgici.
Sono attualmente condirettore del Centro di Chirurgia Vertebrale e Robotica all’Ospedale Humanitas San Pio X di Milano, uno dei dieci ospedali in Italia che dispongono del robot per gli interventi sulla colonna e il primo in Lombardia.
Opero anche con la stessa tecnologia presso la Casa di Cura Rizzola a San Donà di Piave, e con le tecniche di chirurgia mininvasiva presso la Casa di Cura Pierangeli, a Pescara.
Le patologie che tratto
Di mia competenza sono tutte le patologie di cui si occupa la neurochirurgia, sia quelle del sistema nervoso centrale sia quelle del sistema nervoso periferico. In particolare, mi occupo di tutte le patologie e i disturbi della colonna vertebrale. Il notevole sviluppo della chirurgia mininvasiva, culminato nell’ultimo decennio con la rivoluzione apportata dall’uso dei robot in chirurgia vertebrale, mi ha portato ad appassionarmi all’utilizzo delle nuove tecnologie in sala operatoria.
Il numero delle patologie della colonna che possono essere affrontate con successo grazie all’impiego delle nuove tecnologie va ampliandosi di anno in anno. In particolare, quelle qui sotto elencate – che nelle forme più gravi richiedono l’utilizzo di mezzi di sintesi per la stabilizzazione vertebrale – sono quelle che opero più frequentemente e preferibilmente con l’ausilio della robotica.
I principi della moderna chirurgia vertebrale
Precisione e sicurezza
La tecnologia è diventata ormai un elemento irrinunciabile e fondamentale all’interno della sala operatoria. Sebbene io abbia iniziato come chirurgo tradizionale, quando gli ausili tecnologici attuali erano ancora agli albori, sono poi cresciuto seguendo l’evoluzione tecnologica, esplorandola, facendola mia.
L’aiuto che le tecnologia ci offre è una crescita esponenziale della precisione e dell’accuratezza, fondamentali in ogni chirurgia ma ancor più in quella vertebrale.
Non solo: consente anche la riduzione di tutte le complicanze che si possono manifestare in un’operazione e permette di avviare il paziente a un percorso postoperatorio rapido e a un recupero notevolmente più agevole.
Riduzione del trauma
Curare limitando l’invasione nel corpo del paziente è da sempre il sogno della medicina: un sogno che negli ultimi decenni si è fatto realtà. La miniaturizzazione degli strumenti endoscopici e chirurgici ha consentito di ridurre molto significativamente il trauma operatorio, riducendo al tempo stesso il dolore, i tempi e i rischi dell’intervento. Il decorso post-operatorio si abbrevia e la funzionalità viene recuperata più rapidamente. I vantaggi sono tanti e vistosi.
L’approccio mininvasivo è perciò alla base di ogni chirurgia moderna, compresa quella vertebrale, nella quale negli ultimi decenni i progressi sono stati tali da rendere la mininvasività il gold standard di ogni intervento.